In questo incontro ho pensato di provare a delimitare un aspetto dell’esperienza del nostro lavoro che produce degli effetti talvolta considerati singolari.
Sulla nuova via della seta: andata e ritorno. Mi permettete di dire qualcosa sulla mia identità: non sono esperta in psicologia, nemmeno un operatore nel campo.
In conclusione, molto brevemente, è chiaro che un prerequisito per la reciprocità autentica è l’essere “completi”. Questa “completezza” – che si esprime nell’unificare, in ciascuno, mascolinità e femminilità – ci permette di offrire noi stessi come dono completo agli altri, senza aver bisogno di qualcosa da loro. Un’identità così formata porta alla reciprocità autentica, in cui ciascuno è dono per l’altro, in un continuo perdere e ritrovare la nostra identità, sia a livello individuale che in relazione con gli altri.
L'identità umana é complessa ed é legata tanto al soggetto come al contesto sempre in evoluzione. Si sviluppa lungo la vita, avendo un nucleo aggregativo che si mantiene costante ed assicura quella continuità per la quale uno si riconosce e viene riconosciuto. La costituzione dell'Altro e costituzione dell'Io è dal punto di vista fenomenologico due facce dello stesso processo, che è all'origine della soggettività dell'io come della oggettività del me.
La parola, specialmente quella che evoca immagini plastiche, è talmente potente che fa vivere delle vere e proprie esperienze. Per l’inconscio tra il vivere un’esperienza nella
realtà o semplicemente immaginarla (in modo dinamico ed emotivo con l’aiuto del linguaggio immaginifico) c’è poca o nessuna differenza.
Il Saggio sul dono di Marcel Mauss è un punto di riferimento importante nelle Scienze Sociali per pensare il tema del dono, proposto in questo congresso. Questo breve lavoro ha l’obiettivo di presentare le riletture del saggio fatte da autori contemporanei che cercano di pensare la società attuale in questa prospettiva.
“Forza interiore, capacità di azione e di riflessione, capacità di scelta, senso di competenza: queste e tante altre caratteristiche servono per fronteggiare l’insicurezza, il disagio, la paura e la frammentazione interiore e dei rapporti che il nuovo millennio ci ha consegnato” (Menditto, 2006). Il secolo scorso, lasciato alle spalle oltre un decennio fa, ci ha catapultati in un mondo pieno di instabilità, incertezza, spaesamento.
Nell’ambiente di lavoro gli individui non sono motivati solo dalla difesa degli interessi personali e il lavoro non è il contesto in cui si manifestano eventi e processi negativi (come incidenti e infortuni, stress, pressione temporale, ansia, potere e controllo, ricerca del benessere individuale, ecc.), molto spesso oggetto di indagine psicologica.
Lublino (Polonia), 3 e 4 giugno 2016
La Facoltà di Scienze Sociali dell'Università Cattolica di Lublino in partnership con il Movimento dei Focolari - Centro per il Dialogo con la Cultura contemporanea - e l'Istituto Universitario Sophia, ha lanciato una Call for papers articolata in 5 aree tematiche, per approfondire i temi del conflitto, del dialogo e della cultura dell'unità.L'iniziativa intende analizzare i significati concreti e simbolici del dialogo nei diversi contesti di conflitto sociale, culturale, economico, politico, e indagare, da prospettive disciplinari diverse, metodologie e processi volti a promuovere il rispetto e la gestione delle diversità, la comprensione reciproca, la risoluzione dei conflitti e la costruzione della pace. Dottorato Honoris Causa
EN - Conference Lublin 2016 - CALL FOR PAPERS EN - Conference Lublin 2016- Registration form
Seminario PSY_COM
17-19 APRILE 2015
L’interesse per il tema dell’empatia, intesa come la capacità di capire e sintonizzarsi con gli stati emotivi dell’altro è cresciuto negli ultimi anni a livello internazionale come testimoniano le numerose pubblicazioni che se ne occupano in campo psicologico. Tali studi testimoniano della complessità e multidimensionalità del fenomeno, che viene attualmente considerato sia nelle sue componenti emotive che cognitive.
E’ di particolare interesse considerare che l’empatia, nel suo complesso, è stata considerata una componente e/o un predittore di motivazioni e comportamenti prosociali e di comportamenti morali così come di comportamenti altruistici e compassionevoli verso la sofferenza fisica e psicologica degli altri.
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