Discorso di apertura per il Seminario “Psicologia e Comunione”
Hotel Phoenicia Ballroom, 26.02.09
E’ con grande onore che desidero dare inizio a questo seminario intitolato “Psicologia e Comunione”, che fa parte degli eventi che si fanno per commemorare il 10 anniversario della venuta di Chiara Lubich a Malta per ricevere il dottorato Honoris Causa in psicologia conferito a lei dalla nostra Universita’.
Come hanno potuto sentire coloro che hanno partecipato alla prima parte di questa serata, Chiara Lubich e’ una delle personalita’ piu’ di rilievo nello sviluppo della spiritualita’ cristiana. Ma i suoi insegnamenti e la sua esperienza non riguardano solamente cio’ che e’ spirituale, perche’ essi portano il Vangelo in ogni campo della vita umana.
In seguito ai riconoscimenti conferiti a Chiara Lubich da varie universita’ nel mondo a partire della meta’ degli anni 90, si e’ andata delineando con sempre maggiore evidenza la novita’ culturale contenuta nella spiritualita’ dell’unita’.
Il 26 febbraio di 10 anni fa e’ la nostra universita’ di Malta ad attribuirle il dottorato H.C. in lettere e psicologia per aver dato un contributo significativo nel campo del pensiero umano, per aver tradotto in prassi e metodo di ricerca il nucleo del messaggio cristiano e per aver fondato un modello di vita spirituale caratterizzato dal rispetto dell’individualita’ delle persone e della reciprocita’ dei rapporti interpersonali; in una valutazione positiva del dolore. Un dottorato in psicologia, quindi, ma anche un riconoscimento all’opera di Chiara Lubich.
Nella lezione tenuta dalla cattedra di neo-dottore, la Lubich aveva mostrato come la spiritualita’ dell’unita’ sia una risposta alla societa’ di oggi, anche sotto l’aspetto psicologico, e proposto un paradigma innovativo nel campo del pensiero e del comportamento umano, presentando una psicologia in cui la realizzazione della persona passa inevitabilmente nel rapporto d’amore con l’altro, che si gioca tutta nella relazione tra le persone.
Tutti noi sappiamo che oggi la psicologia afferma che il rapporto con l’altro fonda e da’ senso all’identita’ psichica di ogni individuo e che l’esperienza intersoggettiva e’ costitutiva dell’individuo.
La proposta insita nella dottrina della Lubich sembra, pero’, aprire un nuovo orizzonte. Sottolinea l’esistenza di una forma piu’ evoluta di vita relazionale; la comunione, dove individuazione ed appartenenza non si contrappongono ma si integrano pienamente.
Il mio augurio a tutti noi oggi e’ che con l’occasione di oggi noi conosciamo questa nuova strada intrapresa dalla commisione intennazionale di Psicologia e Comunione, per il bene della societa’ maltese e per il bene di ogni uomo.